Dopo
esserci dedicati alla Metapolitica,
riteniamo opportuno approfondire un argomento introdotto nel
precedente articolo: la Criptopolitica.
Vedremo che essa non è un entità astratta, bensì un qualcosa di
concreto, che influenza gli Stati, le persone e soprattutto la
Politica.
Silvano
Panunzio scrisse un editoriale {1} riguardo
<<manovre dietro le quinte>> della Politica, operate da
<<forze che agiscono in funzione di precisi programmi e che
adoperano mezzi illeciti -corruzione, ricatto, sequestro di persona,
delitto, montatura pubblicitaria, psicosi di massa- senza avvertire
il minimo scrupolo. I servizi segreti e i loro agenti (...) hanno
fatto capire che gli uomini politici sono divenuti delle marionette,
le cui fila sono mosse dalla Criptopolitica,
ossia da forze nascoste, ma organizzate, che non appaiono quasi mai
in prima linea. (…)
Meno
che mai è spontaneo, o naturalmente dialettico, il gioco mondiale
economico-finanziario (illusioni puerili dello scientismo
marx-engelsiano) perché qui il meccanismo di scena è più facile ed
evidente, come dimostrano le crisi
provocate
a bella posta e mille altri trucchi del genere. Persino la studiata a
tavolino invenzione del capitalismo postula l'invenzione uguale
contraria, anch'essa studiata allo stesso modo, dell'inevitabile
comunismo. E via di seguito.
Dunque,
quello che avviene sul piano politico visibile non è che il riflesso
di una partita a scacchi già combinata di un'ingegnosa macchinazione
allestita e mossa a volontà dai persuasori
occulti.>>
Nulla
avviene per caso nella Storia visibile: ogni cosa è legata al
rapporto causa-effetto, cioè un abile intreccio occulto di azioni e
reazioni, orchestrato in maniera tale da attirare gli ingenui o,
peggio, da ingannare con miraggi di potenza e di gloria, gli animi
sensibili e generosi in particolare della gioventù. Riguardo ciò,
non staremo ad elencare gli innumerevoli fatti di cronaca nera in cui
sono coinvolti proprio i giovani e gli adolescenti: sono già urlati
abbastanza.
È
fondamentale non scordare il ruolo che svolge la ''Storia politica''
e che essa è funzione della ''Storia cosmica''. Quest'ultima ha tre
dimensioni: una esteriore-umana
a cui
appartiene la Politica
pura e semplice; una inferiore-infernale,
che è quella della Criptopolitica,
ormai scoperta e smascherata; infine, una superiore-celeste,
la più importante che è quella della Metapolitica.
Già
nei poemi di Omero si poteva scorgere che la lotta
cosmica
è a tre dimensioni e la guerra viene combattuta da uomini, forze
degli inferi e dèi: sulla terra, sotto la terra e nelle acque, sopra
la terra e nei cieli.
È
bene sapere che la Criptopolitica
nei secoli moderni è cresciuta ed è divenuta ai nostri tempi,
vilissima merce quotidiana degli Stati e dei Parastati o
Stati-fantoccio. Essa non è iniziatica (ed esoterica), ma neppure
''eroica'' come si vuol far credere. Essa è il campo dove opera la
Contro-Iniziazione, che si serve allegramente degli specchietti di
pseudo-tradizioni (i classici specchietti per le allodole) e delle
cianfrusaglie di pseudo-iniziazioni. Per chi cade in questa viscida
rete tenebrosa sono guai!
Per
questo vogliamo non solo ammonire la gioventù migliore, ma anche
risvegliare coloro che sono ingannati da questi specchietti che la
Politica
può e deve essere integrata e sublimata dalle ispirazioni e dalle
conoscenze della Metapolitica.
Per
troppo tempo abbiamo assistito ai deliri mentali del sinist-dest
universale, che appare come una grottesca marcia di fantocci in riga.
Sembra che comunque sia atteggiamento comune nell'Europa intera di
averne abbastanza di questa dicotomia e di questi personaggi
politici, burattini della Criptopolitica.
La
morale che se ne trae è la seguente ed è semplice. Chi vuole
verità, giustizia, innovazione e conservazione a un tempo,
tradizione viva e ordinato sviluppo, deve porsi in un centro
moderatore
che regola il dinamismo delle idee, dei fatti e delle cose.
Prossimamente spiegheremo il perché del valore della centralità e
affermiamo che questa è la scelta di posizione perenne della
Metapolitica.
{1} Il presente post si ispira in gran parte all'editoriale "Gli equivoci della Criptopolitica" di Silvano Panunzio - Rivista Metapolitica , Anno 1976, n.4
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